Né brutta né memorabile. Carina. Con alcune cose da vedere e piena di vita. Questa la mia opinione dopo un weekend a Francoforte.
All’inizio del mese di luglio io e il Cuca abbiamo deciso di trascorrere un weekend a Francoforte, città dove nessuno dei due era mai stato, ma che ci attirava perché conosciuta come “la Manhattan sul Meno” o per dirla alla tedesca “Mainhattan”. Da veri amanti di Manhattan, volevamo proprio vedere se le cose stessero così. Beh, il paragone è un po’ azzardato. Ma poi, a ben guardare, che c’entra confrontare il quartiere più famoso di New York con una città tedesca?!?
Sì, ok, forse hanno qualcosa in comune dal punto di vista finanziario, forse ci sono quei 3 o 4 grattacieli di Francoforte che alla lontana richiamano le vette degli skyscrapers newyorkesi, forse c’è il fiume Meno che attraversa la città laddove nella Grande Mela ci sono l’Hudson e l’East River. Ma al di là di questo, trovo imparagonabile una città europea che affonda le sue origini nel Medioevo con il distretto di una megalopoli americana con alle spalle poche centinaia di anni di storia.

Ma torniamo al nostro weekend a Francoforte.
La premessa è che è stato funestato dal freddo (vabbé non freddissimo, tipo sui 14°C, ma considerando che in Italia ce n’erano più di 30 non eravamo preparati). Poi ci si è messa anche la pioggia a complicare le cose. Ma con qualche difficoltà in più siamo riusciti ugualmente a fare i nostri itinerari e vedere più o meno tutto quello che c’era da vedere (musei esclusi, ma sfido chiunque a riuscire a visitare tutto ma proprio tutto nell’arco di un weekend, in qualunque parte del mondo si trovi).

Cosa vedere in un weekend a Francoforte?
- Il centro storico della città, in tedesco Altstad, con la bellissima piazza centrale chiamata Römerberg. E’ gremita di turisti, bisogna farsene una ragione, ma si capisce anche il perché: è l’antica piazza pubblica medievale (di cui di originale, purtroppo, dopo le devastazioni della guerra è rimasto ben poco) in cui spiccano l’edificio del Römer, la fontana della giustizia al centro, le case a graticcio dal bell’aspetto, e una piccola chiesetta (questa sì che invece è originale!) chiamata Alte Nikolaikirche;

- Il favoloso giardino botanico Palmengarten, con tutte le sue miriadi di piante e fiori e il laghetto all’interno con tanto di noleggio barche e pedalò;



- Il quartiere dei pub sgangherati, delle birrerie e delle taverne, ma anche dei negozietti che sembrano usciti da un’altra epoca, chiamato Sachsenhausen e che si trova sulla sponda opposta del fiume Meno rispetto all’Altstadt. Le vie di riferimento dove perdersi tra fiumi di birra sono: Neuer Wall, Wallstr., Klappergasse, Kleine Rittergasse, Große Rittergasse e Paradiesgasse.
Altre cose sicuramente da fare sono:
- Ammirare il panorama sul fiume e sul centro storico dal campanile del Kaiserdom St. Bartholomäus, cioè del Duomo che rappresenta la chiesa cattolica maggiore di Francoforte (la vista da lassù è bellissima, mentre il Duomo in sé non ha la maestosità delle nostre cattedrali);


- Salire sullo skydeck della Main Tower e ritrovarsi a circa 200 metri di altezza dal suolo per una vista mozzafiato della città;

- Passeggiare nell’immensa area pedonale piena di negozi e di gente che caratterizza l’Innenstadt, ovvero Ziel, Biebergasse, Große Bockenheimer Str., Goethe Str. e Kleine Bockenheimer Str. (dove Goethe Str. rappresenta la via dello shopping di lusso mentre tutte le altre quello “di massa”). A proposito di negozi, attenzione: la domenica tutti, ma proprio tutti sono chiusi, senza via di scampo. Quindi in un weekend a Francoforte meglio dedicare il sabato allo shopping e la domenica al resto delle attività;
- Bersi una birra al bar sul barcone Boothaus Dreyer per godersi lo skyline al tramonto;

- Dare uno sguardo all’Alte Oper, ovvero la sala da concerti ottocentesca in stile neo-rinascimentale che ancora oggi è uno dei monumenti di cui può vantarsi Francoforte.

Molto bello – e vale la pena spenderci qualche passo a zonzo senza una meta prestabilita, gustandosi la tranquillità e le case sfarzose ed eleganti – il quartiere di Westend che si sviluppa vicino al cuore finanziario di Francoforte e alla destra di un bel viale alberato che parte da Opernplatz e prende il nome di Bockenheimer Landstr. Il suo “ingresso da cartolina” è il Rothschildpark, il suo fiore all’occhiello il Palmengarten e il suo polmone verde il Grüneburgpark, il parco più grande della città.
Un po’ deludente, invece, la gita in battello di quasi due ore sul fiume: al di là del centro città e della zona dei grattacieli subito adiacente ad esso, così come della sponda sud del Meno, piena di musei, biciclette, gente che passeggia e parchi giochi per bambini, oggettivamente non c’è molto da vedere. Se poi piove, come successo nel nostro caso… la navigazione non può offrire un ricordo memorabile.


Francoforte è una città in trasformazione, sempre più votata ai grattacieli come vuole il suo status di capitale finanziaria della Germania, dove l’antico si mescola con il nuovo e dove ben poco è stato risparmiato dai bombardamenti della Seconda Guerra Mondiale, ma comunque è stato ricostruito. Probabilmente non è la città più bella del mondo, ma comunque vale una visita.
Due parole sul cibo: in Germania solitamente è appena passabile. Il mio consiglio per mangiare a Francoforte ricade su:
- Ebert’s Suppenstube in Große Bockenheimer Str. 31, un localino di Innenstadt con tavoli all’aperto specializzato in zuppe;
- Frankfurt & Friends in Jordan Str. 1, piena zona universitaria, ambiente carino e minimal per mangiare hamburger o il classico brunch della domenica, in tedesco Frühstück;
- Dauth-Schneider in Neuer Wall 5, Sachsenhausen, taverna tipica dove provare le specialità di Francoforte e bere l’Apfelwein, il famoso vino di mele considerato da secoli la bevanda tradizionale della città.
