Giro dell’Umbria alla scoperta dei suoi luoghi della storia grazie a un tour in auto senza stress, immersi in un paesaggio incantato.
Ma quanto è bella l’Umbria? Così verde, così varia, così sfacciatamente ricca di cultura. In questo tour di 6 giorni in auto, tra colline e meraviglie architettoniche, agriturismi e luoghi della storia, cascate e piccoli borghi dall’atmosfera medievale, io e il Cuca siamo riusciti a gustarci l’essenziale di questa regione rurale, costellata di paesini arroccati, campi di girasole e vigneti, e ne siamo rimasti letteralmente affascinati.
Il nostro tour di 6 giorni in auto in giro per l’Umbria è partito da Perugia, città medievale tra le meglio conservate d’Italia, per poi proseguire verso Gubbio, sempre nella parte settentrionale della regione, e ridiscendere verso Assisi, il cuore spirituale dell’Umbria. Ci siamo poi immersi nella natura idilliaca delle Fonti del Clitumno, che a suo tempo ispirò artisti e poeti, e nell’imponenza della Cascata delle Marmore, senza tralasciare città incantevoli come Spello, Spoleto, Orvieto, Todi e Gubbio.
Le chicche da non perdere in un tour di 6 giorni in auto dell’Umbria: sicuramente l’antica cittadina di Montone, considerata uno dei borghi più belli d’Italia, la sconosciuta Abbazia di Montelabate e poi Bevagna, Collepino e una miriade di paesini in pietra che sembrano usciti da un libro delle fiabe.
Ecco una gallery dei posti visitati nel nostro tour dell’Umbria.
E ora le tappe del nostro giro in Umbria, studiato nel dettaglio per un viaggio all’insegna del relax e del benessere dei sensi.
Primo giorno
PERUGIA: un’intera giornata dedicata alla visita del centro storico con le sue incantevoli piazzette, le viuzze strette e tortuose, ma soprattutto con il Duomo, il Palazzo dei Priori, la Fontana Maggiore e tutti gli altri monumenti e le chiese che senz’altro meritano una sosta. Un buon punto di partenza per una visita del cuore medievale della città è il “percorso meccanizzato” fatto di scale mobili che partono da piazza dei Partigiani per poi addentrarsi nelle viscere della Rocca Paolina e finire nella centrale piazza Italia. Un’altra buona alternativa consiste nel lasciare la macchina fuori dal caos cittadino e prendere il Minimetrò, una sorta di metropolitana sopraelevata che si inerpica su per le colline e collega la zona di Pian di Massiano con il centro storico (fermata Pincetto). In corrispondenza della partenza c’è un grandissimo parcheggio gratuito.
Nella mappa qui sotto, il percorso del Minimetrò.
Cena e pernottamento presso l’Agriturismo “Le Cinciallegre“, non lontano da Gubbio, consigliatissimo per location, panorama sull’alta Valle del Tevere, qualità del cibo e gentilezza dei padroni di casa.
Secondo giorno
MONTONE: una perla di rara bellezza, fuori dai tradizionali circuiti turistici, perfettamente conservata all’interno delle sue possenti mura. Domina la valle dalla cima di un colle. Per visitare questo splendido borgo antico basta perdersi tra i suoi vicoli e ritrovarsi su terrazze dalla vista mozzafiato, salire una scalinata e convergere su piazzette che sembrano il set di una scena di un film.
BADIA DI MONTE CORONA: un altro gioiello medievale, con una cripta molto suggestiva.
ABBAZIA DI MONTELABATE: non molti conoscono questa chiesa-fortezza, oggi convertita in azienda agricola, ma vale una visita. Con il suo bellissimo chiostro duecentesco, l’edificio risale addirittura al X secolo.
GUBBIO: altro esempio di cittadina medievale molto suggestiva e ben conservata, è una testimonianza eccellente dell’epoca medievale famosa soprattutto per il Palazzo dei Consoli con la sua bellissima scala sospesa “a ventaglio”, il Duomo e Palazzo Ducale. Per un tour virtuale consiglio di dare un’occhiata alla mappa interattiva realizzata dal Comune di Gubbio.
Cena e pernottamento presso l’Agriturismo “Le Cinciallegre”.
Terzo giorno
SPELLO: forse uno dei miei posti preferiti in Umbria, quella che un tempo veniva chiamata la “Splendidissima Colonia Julia” mantiene la sua impronta romana grazie alle sue mura e le sue porte d’accesso, in particolare l’imponente Porta Romana e Porta Venere con le sue torri. Ma ad affascinare sono anche il colore rosa dominante delle sue pietre, i suoi meravigliosi scorci, i vasi di fiori che adornano i vicoli, la Chiesa di Santa Maria Maggiore con la famosa Cappella Baglioni con il pavimento in maiolica e gli affreschi più famosi del Pinturicchio. A Spello davvero il tempo sembra essersi fermato.
ASSISI: milioni di pellegrini da tutto il mondo ogni anno raggiungono Assisi per pregare all’interno della grandiosa Basilica di San Francesco che, con la sua chiesa superiore e inferiore, è un vero museo di arte pittorica (vi si trovano affreschi di Giotto e Cimabue, tra gli altri). Ma ad Assisi c’è anche tanto altro da vedere, girovagando per le sue strade tutte in salita o tutte in discesa, a seconda che la visita parta dal basso o dall’alto, in funzione del parcheggio in cui si lascia la macchina. Uniche pecche, inevitabilmente concatenate le une alle altre: le migliaia di persone che si accalcano nella cittadina, le tonnellate di souvenir e le trappole dei ristoranti per turisti.
Cena e pernottamento presso l’Agriturismo “La Malvarina” nella zona di Assisi, molto carino e dove si mangia veramente benissimo.
Quarto giorno
COLLEPINO: un villaggio minuscolo raggiungibile da una stradina di montagna, dove non si vede anima viva, dove l’auto più nuova in circolazione è una vecchia Fiat 500, dove esistono solo un bar e un ristorantino. E di turisti nemmeno l’ombra. E’ una vera chicca!
BEVAGNA: altra tappa molto bella del nostro tour di 6 giorni in auto in Umbria, è un vero e proprio tuffo nel medioevo. Qui si possono visitare la Cartiera e alcune antiche botteghe artigiane a rappresentare i mestieri di un tempo (interessante ad esempio l’Ars Campanaria).
TREVI: sincera, sincera? Non mi è piaciuta molto… Centro storico in cima a una collina, protetto da mura di cinta, pieno di viuzze strette strette. Un dejavù, ma meno affascinante degli altri borghi visitati durante il nostro viaggio. Opinione personale, ovviamente!
FONTI DEL CLITUMNO: la sorgente di questo piccolo fiume oggi è un idilliaco parco in cui salici e cipressi si affacciano su acque verdi e cristalline. Una sosta da fare assolutamente per ricaricare le batterie e immergersi nella natura silenziosa e rilassante del luogo.
CASTELLO DI CAMPELLO ALTO: un po’ come Collepino, anche questo è un micro-insediamento dove non c’è traccia di turista né, a dire il vero, di abitante (anche se è abitato da circa 50 persone). Il perimetro circolare del castello è di circa 500 metri, quindi la passeggiata è veramente brevissima. Ma ne vale la pena, assicurato!
Cena e pernottamento presso l’Agriturismo “Rivoli“. Nulla di memorabile, a dire la verità.
Quinto giorno
CASCATA DELLE MARMORE: non lontano da Terni e inserita in un grande parco naturale, è probabilmente la cascata più alta d’Europa e serve per la produzione di energia elettrica. Il dislivello complessivo, suddiviso in tre salti, è di 165 metri! Si tratta di un’opera realizzata dall’uomo, precisamente dagli antichi romani. I belvedere sono due, in alto e in basso, collegati da diversi sentieri che attraversano il parco, percorribili sia in salita che in discesa. Le cascate funzionano a piena portata solo ad orari prestabiliti. Meglio dunque informarsi in anticipo sul sito ufficiale del parco.
In questo video, alcune riprese aeree della Cascata delle Marmore girate grazie a un drone.
SPOLETO: bella davvero, con il suo Duomo posto in fondo a una via degradante, il Teatro Romano, il gigantesco e altissimo Ponte delle Torri, la Rocca Albornoziana che sovrasta la città, le tante chiesette antiche ecc.
Cena e pernottamento presso l’Agriturismo “Rivoli”.
Sesto giorno
TODI: da vedere senz’altro durante un giro dell’Umbria! Il borgo vecchio è incantevole con le sue stradine strette e tortuose, gli angoli da cartolina, la Piazza del Popolo con i suoi antichi edifici pubblici, il Duomo con la sua bella facciata romanica che sorge in cima ad una lunga scalinata e il Tempio di Santa Maria della Consolazione situato all’esterno delle mura ed eseguito su disegno – ma non c’è alcuna prova – di Bramante.
ORVIETO: è famosa per il Duomo, oggettivamente bellissimo con la sua facciata strepitosa e considerato a ragione una delle massime opere del Medioevo italiano, ma a me è rimasta impressa soprattutto per il Pozzo di San Patrizio: si tratta di un capolavoro di ingegneria profondo oltre 50 metri e dalla forma cilindrica che serviva a dare acqua alla città in caso di emergenza e che è percorso da due rampe di scale a spirale a senso unico, che non si intersecano mai. In questo modo i muli che andavano in fondo al pozzo a prendere l’acqua per poi trasportarla in superficie non si ostacolavano mai. Una visita veramente interessante!